Il cyberbullismo o ciberbullismo, ossia “bullismo online”, è il termine che indica un tipo di attacco continuo, ripetuto, offensivo e sistematico attuato mediante gli strumenti della rete.
Il termine cyberbullying è stato coniato dal docente canadese Bill Belsey. I giuristi anglofoni distinguono di solito tra il cyberbullying (cyberbullismo), che avviene tra minorenni, e il cyberharassment (“cybermolestia”) che avviene tra adulti o tra un adulto e un minorenne. Tuttavia nell’uso corrente cyberbullismo viene utilizzato indifferentemente per entrambi i casi. Come il bullismo nella vita reale, il cyberbullismo, nella maggior parte dei casi costituisce una violazione del Codice civile e del Codice penale e, per quanto riguarda l’ordinamento italiano, del Codice della Privacy (D.Lgs 196 del 2003).
Oggi il 34% del bullismo avviene online, in chat: far circolare delle foto spiacevoli o inviare mail contenenti materiale offensivo costituisce, tra l’altro, anche un danno psicologico. In Inghilterra, più di 1 ragazzo su 4, tra gli 11 e i 19, anni è stato minacciato da un bullo via e-mail o sms. In Italia, secondo l’Indagine nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza pubblicata nel 2011 (fonte: Eurispes, Telefono Azzurro, 2011), la situazione è preoccupante al punto tale da “mobilitare” Istituzioni quali il MIUR e la Polizia postale, per citarne solo alcuni. Dette istituzioni hanno posto in essere una serie di iniziative indirizzate soprattutto a giovani in età scolare e finalizzate alla sensibilizzazione, all’informazione e alla prevenzione del fenomeno. Anche il nostro Istituto si è attivato per affrontare il problema, coinvolgendo studenti e Docenti di tutte le sedi.
Riflessioni sul Cyberbullismo ed internet
Caratteristiche, categorie e filmografia
PROTOCOLLO PER GESTIRE LE EMERGENZE SU BULLISMO E CYBERBULLISMO
Allegato A scheda di prima segnalazione
Allegato B La scheda di valutazione approfondita
Allegato C Vademecum_servizi del territorio
Allegato D La scheda di monitoraggio