Avezzano: attività di accoglienza classi prime – settembre 2019

Pubblicato il 02 Ottobre 2019

L’attività di accoglienza, indirizzata agli studenti delle classi prime a alle loro famiglie, è finalizzata a far conoscere le peculiarità dell’Istituto: gli spazi didattici, le tipologie di attività che si svolgeranno e le opportunità professionali consentite dall’istruzione agraria in relazione anche al Territorio circostante.

Anche quest’anno è stata organizzata, nelle varie sedi dell’Istituto, in modo da introdurre i neostudenti nella loro nuova esperienza di studio e “di vita”, in modo graduale ma costante, riservando alcune ore settimanali alla suddetta attività nell’arco dei primi venti giorni di lezione.

Tale attività è iniziata il primo giorno di lezione e si è conclusa, relativamente alla sede di Avezzano, con l’uscita didattica presso il Centro Visita Riserva Naturale Orientata “Monte Velino”, situata nel territorio comunale di Magliano dei Marsi.

Di seguito una sintesi di alcune delle attività svolte nella sede di Avezzano.

Il 12 settembre 2019, genitori e studenti delle classi prime hanno partecipato alla giornata dell’accoglienza.

Dopo il saluto ai presenti, nell’Aula Magna dell’Istituto, la Dirigente Scolastica, prof.ssa Cristina Di Sabatino, il prof. Ruffino Sgammotta

e la Collaboratrice vicaria, prof.ssa Marina Ines Desiderio,

hanno illustrato l’organizzazione dell’Istituto, il Piano dell’Offerta Formativa e le opportunità professionali consentite dai titoli di studio conseguiti.

Con l’occasione sono stati consegnati i libretti delle giustificazioni e le credenziali d’accesso all’applicativo Argo per il controllo delle assenze e delle valutazioni dei propri figli.

Congedate le famiglie, ai neoiscritti sono stati fatti visitare i vari ambienti didattici dell’Istituto e partecipare ad alcune attività pratiche.

Negli spazi didattici esterni sono state effettuate attività finalizzate alla conoscenza delle varie specie botaniche presenti e delle loro peculiarità.

Gli studenti hanno avuto modo di apprendere e riconoscere le principali caratteristiche distintive delle piante osservate.

Tali attività, hanno consentito anche di osservare l’effetto di alcuni insetti parassiti ed “affacciarsi” al mondo della patologia vegetale.

Il rinvenimento di alcuni funghi nel boschetto didattico ha fornito lo spunto per farne comprendere il ruolo nell’ecosistema.

Un cedro, vigoroso fino a qualche mese prima ed inspiegabilmente essiccato, ha favorito l’occasione per analizzare il terreno circostante per comprendere le cause di tale evento.

Infatti,  prelevati alcuni campioni nelle vicinanze dell’albero, studenti ed insegnanti si sono recati in laboratorio per preparare il materiale  da analizzare.

Nell’ambito della conoscenza del Territorio, è stata programmata un’uscita didattica  presso il Centro Visita Riserva Naturale Orientata “Monte Velino”, situata nel territorio comunale di Magliano dei Marsi.

Tale struttura è gestita dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro.

Gli studenti sono stati accolti da due guide che, dopo un breve briefing, hanno  fatto visitare alcuni “settori”:

  • la struttura didattico-museale con diorami, ecorami e vetrine in cui l’ambiente è riprodotto ed illustrato attraverso plastici, foto, immagini e pannelli che raccontano la storia del territorio e delle sue peculiarità.
  • Il deposito Cites, struttura nella quale sono esposti centinaia di reperti sequestrati dal Servizio CITES dei Carabinieri. Si tratta di oggetti in avorio, esemplari di uccelli imbalsamati provenienti dall’Europa e dall’Italia, nonchè rettili provenienti da altri continenti, tutti appartenenti a specie rare e a rischio di estinzione che è possibile toccare, apprezzandone le peculiarità.
  • Il giardino botanico, nel quale sono stati riprodotti gli ambienti principali dell’area protetta in una sequenza spaziale che permette di apprezzare le variazioni dell’ambiente.
  • Infine gabbie e recinzioni per alcuni animali ed uccelli rapaci sequestrati e necessariamente tenuti in cattività in quanto non più in grado di sopravvivere in stato di libertà a causa dell’intervento dell’uomo.

L’attività di accoglienza si è conclusa con il reperimento in rete di informazioni approfondite su alcuni aspetti trattati e la redazione di una relazione guidata sull’esperienza vissuta.

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